E' con il consueto entusiasmo che ci apprestiamo a vivere la Diciannovesima Edizione del Torneo Aquilone.
Già, 19 anni e tutti i ragazzi che parteciperanno alla manifestazione non erano ancora nati nel 1993, anno della prima edizione. Lo sport, nonostante gli evidenti problemi posti dall'esasperazione mercantilistica riguardo all'apice professionistico, resta per i giovani ed i giovanissimi un'insostituibile palestra di vita, poiché insegna il rispetto delle regole e dell'avversario, il senso della sana competizione, l'etica del sacrificio per migliorare le proprie prestazioni, l'equilibrio nel vivere la gioia della vittoria e la delusione della sconfitta.
Un portato di valori da richiamare sempre in primo piano riguardo a fenomeni di disagio e devianza giovanile rispetto ai quali gli sportivi possono e debbono mobilitarsi in prima persona.
Un particolare ringraziamento va anche a tutti i giovani arbitri che, offrendo la loro disponibilità in maniera gratuita e con grandi sacrifici, si adoperano a far si che l'Aquilone voli sempre più in alto.
Un sentito ringraziamento va a tutte le componenti che mettono in essere questo spettacolo: agli atleti, ai familiari, ai dirigenti, ai tecnici, rivolgo il mio saluto personale, perché possano trascorrere giorni all'insegna della spensieratezza e dello sport.
Mario La Via